Castello di Statto: storia, architettura e come visitarlo
Il Castello di Statto, che prende il nome dall’omonima frazione di Travo, domina la Val Trebbia con la sua posizione leggermente rialzata e le possenti mura. Insieme ai vicini castelli di Rivalta, Rivergaro e Montechiaro, costituiva una delle principali strutture difensive del territorio piacentino.
Sebbene non sia visitabile internamente, custodisce una storia affascinante fatta di battaglie, passaggi di proprietà e ambienti ricchi di tesori artistici.
Architettura e interni del Castello di Statto
Il Castello di Statto è un tipico esempio di castello piacentino a pianta rettangolare, caratterizzato da quattro torri circolari agli angoli. Nei secoli, le torri hanno subito diversi interventi che ne hanno modificato l’aspetto originario, tra cui la chiusura dei merli difensivi.
Gli interni conservano l’eleganza delle dimore nobiliari. Le sale affrescate presentano decorazioni con paesaggi naturali e soffitti a grandi cassettoni lignei, che impreziosiscono l’atmosfera. Di particolare interesse è la Sala del Camino, dove campeggia un imponente focolare sormontato dallo stemma di famiglia Caracciolo, i nobili napoletani che per secoli furono proprietari del Castello.
Un altro ambiente di rilievo è la cappella privata, costruita all’interno di una delle torri. Un tempo esisteva anche un oratorio esterno, di cui però oggi rimangono solo poche tracce a causa di un crollo avvenuto nel Novecento.
Storia e origini del Castello di Statto
Le origini del Castello di Statto affondano le radici in epoche antiche: secondo alcuni potrebbe addirittura risalire all’età romana. La prima menzione documentata è nel 1296, quando Casellasco dei Casellaschi vendette la roccaforte a Ottone Codognelli. Pochi anni dopo, nel 1323 i suoi figli la cedettero agli Anguissola, potente famiglia piacentina.
Durante il periodo delle lotte tra guelfi e ghibellini, l’intera Val Trebbia fu coinvolta negli scontri. Il Castello fu occupato dalle truppe papali e successivamente, nel 1438, passò a Bartolomeo Anguissola per volere del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Il dominio non durò a lungo: nel 1452, a seguito della condanna e decapitazione di Onofrio Anguissola, la proprietà cambiò nuovamente padrone.
Fu il turno di Giovanni Francesco Attendolo, consigliere dei Visconti. Quando morì il castello tornò però in mano agli Anguissola, ma non per molto. Gian Galeazzo Maria Sforza, da poco nominato nuovo duca di Milano, lo concesse ad Antonio Caracciolo, marito di Bartolomea Anguissola.
L’origine della famiglia Caracciolo era di Napoli, ma il ramo che si trasferì nel piacentino riuscì a mantenere con fermezza il suo dominio sul Castello di Stato che, nonostante alcune peripezie, rimase di loro proprietà fino al 1896.
Quando l’intera stirpe della famiglia si estinse, l’edificio finì in gestione alle Figlie della Carità, un istituto religioso femmiline della Chiesa Cattolica votato all’assistenza e al catechismo. L’ultima svolta si registra infine nel 1926, anno in cui il conte Orazio Anguissola Scotti acquistò l’intera rocca. Da allora il Castello di Statto è di proprietà privata della famiglia, che lo utilizzano come residenza durante l’estate. In futuro però si vocifera che forse, un giorno, sarà finalmente aperto alle visite pubbliche.
Come arrivare al Castello di Statto
Il Castello di Statto si trova nel territorio comunale di Travo, nel pieno della Val Trebbia. Rimane in linea d’aria molto vicino a Rivergaro, dal quale è separato solo dallo scorrere del fiume.
Se volete visitare il Castello di Stato dall’esterno, ecco quindi come arrivarci in macchina. Sconsigliamo invece di utilizzare i mezzi pubblici, in quanto l’area non è servita da autobus o treni.
In auto
Il Castello di Stato dista circa 22 chilometri in auto da Piacenza. Ci sono diverse strade per raggiungerlo. È possibile prendere la SP40 in direzione Travo, attraversando il Trebbia e servendosi del Ponte di Tuna all’altezza di Molinazzo, oppure proseguire dritti fino a Rivergaro. Subito dopo aver superato il paese è infatti presente un altro ponte che arriva in frazione case Marchesi. In entrambi i casi, una volta cambiata sponda del Trebbia, basterà continuare lungo la SP40 fino alla Statto. Vedrete quindi il Castello di Statto non molto lontano da voi, vicino alle rive del fiume.

