Castello di Montechiaro: storia, curiosità e come visitare la rocca medievale della Val Trebbia
Il Castello di Montechiaro si erge imponente su un colle della frazione Rallio, nel comune di Rivergaro, in provincia di Piacenza. Questa fortezza medievale affascina per la sua storia, per l’architettura unica e per il legame con il mondo del cinema. Nonostante oggi sia di proprietà privata e aperto al pubblico, rimane una meta suggestiva da ammirare all’esterno, grazie alla sua posizione panoramica in bassa Val Trebbia.3 cose da vedere al Castello di Montechiaro
Oggi il Castello di Montechiaro non è visitabile all’interno, ma dall’esterno è possibile ammirare elementi dal grande valore storico e architettonico. Dopo l’acquisto da parte della famiglia Gattegno avvenuto nel 1990 l’edificio è stato sottoposto a lunghi lavori di ristrutturazione.1. Porta del Castello
L’ingresso è celebre per il bassorilievo benvengu, risalente probabilmente ai primi anni del 1300. L’incisione riporta una delle prime testimonianze scritte del volgare piacentino con influenze liguri: “Signori vu sie tuti gi ben vegnù e zesscun ghe verà serà ben vegnù e ben recevù”. L’originale è oggi conservato nei Musei Civici di Piacenza, a Palazzo Farnese.2. Cerchia muraria
Il sistema difensivo è composto da tre cerchie murarie. La prima, alta circa 15 metri, è dotata di un corridoio di camminamento nascosto dentro ai merli. Questo rendeva la rocca praticamente inespugnabile.
3. Torre fortificata
La torre del Castello è un raro esempio di dongione dell’Emilia: una struttura con funzione sia difensiva che abitativa, ben visibile anche dall’esterno.
Curiosità sul Castello di Montechiaro
Nel 1967 il Castello di Montechiaro fu scelto dal regista Anton Giulio Majano come location per lo sceneggiato televisivo La freccia nera, ambientato nell’Inghilterra del Quattrocento. Le riprese, girate nel cortile, videro tra i protagonisti Alto Reggiani e una giovanissima Loretta Goggi, allora diciassettenne. La serie, trasmessa nel 1968, fu un grande successo, con oltre 16 milioni di telespettatori a puntata. Pochi sanno che alcune scene ambientate in Inghilterra furono in realtà girate proprio in Val Trebbia.
Origini e storia del Castello di Montechiaro
Le prime testimonianze sul Castello di Montechiaro risalgono al 1234, quando viene citato negli Annali Piacentini, in relazione a un attacco. Tuttavia, la sua costruzione potrebbe essere iniziata già nei primi anni del XII secolo.
Sorto in un punto strategico, il castello aveva il compito di controllare caminus Genue, un’importante via di collegamento tra Piacenza e il Mar Ligure. Questo spiega anche l’influenza ligure in alcune sue caratteristiche architettoniche, nonostante la distanza dal mare.
Durante il Medioevo fu rifugio dei nobili ghibellini, impegnati nei conflitti con i guelfi. Proprio per difendersi dagli attacchi, la rocca fu dotata di un avanzato sistema di fortificazioni. Con il passare dei secoli e la fine delle lotte tra le due fazioni, il Castello di Montechiaro venne trasformato in una residenza signorile.
Rimase a lungo proprietà della famiglia Anguissola, poi passò ai Morando e infine, nel 1990, fu acquistato dalla famiglia Gattegno, che avviò importanti lavori di restauro.

Come arrivare al Castello di Montechiaro
Il Castello di Montechiaro è situato sulla cima di un colle in località Rallio, una frazione del comune di Rivergaro. La sua posizione in bassa Val Trebbia lo rende semplice da raggiungere in macchina se si parte da Piacenza, da cui dista 26 chilometri.
In auto
Il Castello di Montechiaro si può raggiungere in auto risalendo la Val Trebbia lungo la SS45 in direzione Rivergaro. In alternativa è possibile percorrere la SP28, sempre fino al ricongiungimento con Rivergaro. Superato il centro abitato si prosegue ancora per circa 6 km fino a prendere una svolta a sinistra. Troverete quindi poco dopo il castello, sull’esatta cima del colle.
In autobus
A pochi metri dalla salita che conduce al Castello di Montechiaro si può trovare la fermata “Montechiaro Castello” servita dall’autobus di linea E17 che collega Piacenza, Bobbio, Ponte Organasco e Ottone. Gli orari sono consultabili direttamente dal sito di SETA, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici della zona.
