Rocca d’Olgisio: visita una vera fortezza millenaria

La Rocca d’Olgisio si trova a Pianello Val Tidone ed è uno dei complessi fortificati più conosciuti dei Colli Piacentini. 

Arroccata a ben 564 metri di altezza, offre un’ampia visuale su tutta la Val Tidone e sulla vicina provincia pavese. Dalla sua cima nelle giornate più terse è persino possibile scorgere i grattacieli di Milano e il Monte Rosa.

Oggi questo gioiello è protetto e tutelato dall’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, che contribuisce all’organizzazione di eventi e attività volte alla sua valorizzazione. Fra queste non mancano le visite guidate all’interno della Rocca, che rappresentano un’esperienza da non perdere.

struttura della rocca d'olgisio vista dall'alto

Cosa vedere alla Rocca d’Olgisio

La visita alla Rocca d’Olgisio non si limita solo agli interni, ma anche in tutti gli spazi circostanti. Qui si trovano veri e propri tesori naturali, oltre a qualche affascinante segreto che vi sveleremo tra poco. 

Riassumendo, ecco cosa vedere alla Rocca d’Olgisio:

  • I saloni interni
  • Il giardino
  • Le grotte naturali

1. I saloni interni

Entrando nei saloni della Rocca d’Olgisio, ornati da arredi originali, si viene subito accolti dalla scritta “Arx impavida” scolpita sullo stipite del portone di ingresso. L’espressione che significa “fortezza impavida” è un chiaro rimando a quanto il castello fosse considerato inespugnabile. Attraversando il varco ci si ritrova così tra i saloni interni, talmente ampi da potersi perdere. 

Fra le aree più suggestive della Rocca d’Olgisio ci sono sicuramente: 

  • Il mastio, con un magnifico soffitto decorato
  • La Sala delle Armi che ospita vere catapulte e palle di cannone
  • Il loggiato di vedetta implementato nel ‘500. 

Le stanze presenti all’interno del Mastio, inoltre, sono comunicanti tra di loro grazie a un complesso sistema di passaggi segreti nascosti dietro ad alcune porte.  

viale di accesso alla rocca d'olgisio frontale

2. Il Giardino

Nella parte esterna della Rocca d’Olgisio si trova un giardino rigoglioso, particolarmente conosciuto per la flora che ospita. Qui si trovano fiori e piante rarissime, come alcuni fichi d’india nani, diverse specie di orchidee selvatiche e una insolita varietà di amarillidi gialla, dei bulbi a fioritura estivi originari del Sudafrica. 

Si tratta di specie difficili da trovare in Europa, specialmente nelle regioni del nord, ma che nel giardino della Rocca d’Olgisio riescono a crescere e a sopravvivere grazie al particolare microclima della Val Tidone.

prato con vista sulla rocca d'olgisio

3. Le grotte naturali

Nella parte più esterna della proprietà del castello si trovano delle grotte di origine completamente naturale. Si dice che fossero abitate in epoca preistorica, e ciò è confermato dalla presenza di alcuni segni sulle pareti. Intorno alle grotte aleggiano anche racconti drammatici, come la vicenda di Faustina e Liberata, che di nascosto si ritiravano qui nelle grotte per pregare.

Le due ragazze erano infatti figlie di Giovannato Miles, al tempo proprietario del castello. Spinte dalla volontà di intraprendere una vita da monache, ma ostacolate da padre, intrapresero così una rocambolesca evasione che le portò a raggiungere Como, dove fondarono un monastero di ordine benedettino.  

inferriata rocca d'olgisio

Visitare la Rocca d’Olgisio

La Rocca d’Olgisio è visitabile solo durante alcuni mesi dell’anno, da marzo a ottobre. Le visite sono sempre guidate e prevedono un percorso della durata di un’ora fra il giardino, le mura, i sotterranei e le stanze interne. 

Orari

Gli orari di apertura della Rocca D’Olgisio sono:

  • Sabato: visite guidate con inizio alle 16.00 e alle 17.00
  • Domenica e festivi: dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 fino alle 17.45. 

Biglietti

I costi dei biglietti per la Rocca d’Olgisio sono:

  • Intero: 10,00 €
  • Ridotto (riservato ai possessori della card dei Castelli del Ducato): 9€
  • Bambini (6 – 14 anni): 7€
  • Bambini >6 anni: Gratis

ACQUISTA BIGLIETTI ONLINE

Chi è in possesso della Card del Ducato può usufruire di una tariffa scontata a 8€ a biglietto. I tesserati CamperLife e gli studenti muniti di StudentCard dell’università di Parma possono inoltre accedere a uno sconto di 1€ sui biglietti interi, non cumulabile con altre offerte.

Servizi extra

Non è possibile portare cani o altri animali all’interno, a eccezione di quelli di piccola taglia che possono essere tenuti in braccio o in una borsa. Tuttavia, si segnala che è disponibile un servizio di Dog-Sitting gratuito. La prenotazione non è necessaria, ma è comunque consigliata dato che il personale non è in grado di occuparsi di più di due o tre cani in contemporanea.

Per chi volesse regalarsi un’esperienza magica, segnaliamo anche la possibilità di dormire all’interno della Rocca. Il Castello ospita infatti un Bed&Breakfast con cinque stanze. Il pernottamento include sempre la colazione, che viene servita nelle antiche cucine di corte.

Se hai domande sugli orari, sul costo dei biglietti e su tutti i servizi del castello, contattaci gratuitamente al nostro servizio di assistenza su WhatsApp. Ti risponderemo sempre:

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La storia della Rocca d’Olgisio

La costruzione della Rocca d’Olgisio si aggira probabilmente intorno all’anno Mille. Esistono infatti dei documenti del 1037 all’interno dei quali questo Castello viene già nominato. 

Altre leggende, tuttavia, raccontano che venne edificato nel VI secolo da un tale Giovannato Miles. È invece certo che la Rocca d’Olgisio venne consegnata da Gian Galeazzo Visconti nel 1378 a Jacopo Dal Verme, un nobile cavaliere. Da quel momento in poi, la famiglia Del Verme ne rimase proprietaria fino a metà Ottocento. 

Da quel momento, ripercorrendo la storia del castello, ci sono alcuni momenti che meritano di essere citati. In particolare il 1478 viene ricordato come un anno tragico: la Rocca subì danni gravissimi a causa di un grande incendio e il Conte Pietro Dal Verme ne sopravvisse quasi per miracolo. 

Poco dopo, nel 1500, la Rocca dovette affrontare anche all’invasione francese. Dal Verme si rifiutò di riconoscere la sovranità del popolo gallico e per questo vennero assediati. L’assedio terminò con la vittoria dei francesi, che ne mantennero il controllo per alcuni anni.

Quando i francesi si ritirarono, il castello poté tornare nuovamente in mano alla famiglia Del Verme. Solo con la morte dell’ultimo erede ci fu il passaggio di proprietà alla famiglia Zileri. La Rocca d’Olgisio venne così svuotata e gli arredi vennero portati via, lasciandola spoglia.

Con l’arrivo della seconda guerra mondiale il castello divenne sede di una divisione di partigiani. Subì dunque due attacchi tedeschi: riuscì a resistere al primo, ma con il secondo parte della Rocca d’Olgisio venne distrutta. 

Qualche anno dopo la fine del conflitto, nel 1979, la famiglia Bengalli subentrò come proprietario della fortezza. Attraverso i loro sforzi, la Rocca d’Olgisio recuperò il vecchio splendore. Oggi, dopo i restauri, è diventato uno dei castelli piacentini più apprezzati di tutto il territorio. 

Le leggende della Rocca d’Olgisio

I Castelli dei Colli Piacentini vengono classificati come fra i più infestati d’Italia. Fra questi rientra anche la Rocca d’Olgisio. Si narra infatti che all’interno di alcune stanze è possibile udire il lamento dei prigionieri torturati nei secoli precedenti. A infittire il mistero ci sarebbero anche alcune fotografie che hanno immortalato quelle che apparentemente sembrano figure di fantasmi. 

Tra le torture che si dice fossero perpetrate la più discussa è quella della “goccia sul capo”. La pratica prevedeva che i condannati fossero portati della Grotta del Cipresso, presente nell’area esterna all’edificio, che veniva utilizzata per raccogliere l’acqua che lentamente filtrava dalla roccia. Qui le persone venivano legate a un palo e abbandonate al loro destino, mentre le gocce cadendo pian piano dall’alto molto lentamente erodevano la pelle e poi la scatola cranica. 

Attualmente non si ha la certezza che questa tortura venisse realmente attuata. Non risultano infatti esserci segni nella roccia che testimonino l’utilizzo di pali e catene per tenere fermi i condannati. Tuttavia la tecnica della goccia è stata realmente utilizzata in passato in diverse parti del mondo, lasciando quindi ancora aperto il dubbio che anche qui nella Rocca d’Olgisio possa essere stata attuata. 

Curiosità sulla Rocca d’Olgisio

La Rocca d’Olgisio era in grado di custodire viveri e scorte alimentari per almeno 10 anni. Ciò fu molto utile durante gli attacchi subiti dai francesi nel 1500. In quel periodo il castello venne colpito da 1160 colpi di cannone in una sola settimana. Nonostante la brutalità dell’attacco, a cedere fu solo un torrione: questo dimostra quanto la fortezza sia realmente inespugnabile, anche grazie alla presenza di una cinta composta da ben 6 strati di mura. L’unico motivo per cui cadde fu infatti il tradimento di alcuni soldati, che sostennero i nemici francesi condannando la Rocca d’Olgisio alla resa. 

Come arrivare alla Rocca D’Olgisio

La Rocca d’Olgisio è situata nel comune di Pianello Val Tidone, in una strada privata. Nonostante disti pochi chilometri da Piacenza, si consiglia di raggiungerla in auto o con un altro mezzo privato. 

In auto

Per arrivare alla Rocca d’Olgisio in auto, una volta usciti dal casello di Piacenza, è necessario seguire i cartelli in direzione “Pianello Val Tidone”. Superato il paese seguite le indicazioni per Località Ca’ di Là e guidate per circa 15 minuti. A un certo punto, sulla sinistra, troverete la strada privata che vi condurrà al castello.

A piedi

Gli appassionati di trekking possono arrivare alla Rocca d’Olgisio anche attraverso un sentiero che parte dalla frazione di Chiarone. Il percorso attraversa un bosco e, nonostante le pendenze, è adatto anche a camminatori non esperti. È lungo circa 7 km ed è tranquillamente percorribile in 3 ore, con soste incluse. Per mantenere l’orientamento è sufficiente seguire i segnavia bianchi e rossi del CAI n°209



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