Visitare la Val Boreca, fra borghi e cascate a 10 metri di altezza
La Val Boreca è la valle minore dei Colli Piacentini più verde e incontaminata. È situata nel cuore delle Quattro Provincie, un’area dell’appennino dove si incrociano i confini di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Liguria.
Il nome della valle deriva dal torrente Boreca (Bürech in dialetto piacentino), affluente del Trebbia. Circondata da alte montagne, fra cui il monte Lesima (1.724 m) e Chiappo (1.699 m), è una meta molto apprezzata dagli appassionati di trekking.
I centri urbani della vallata sono poco abitati e di minuscole dimensioni. Il motivo è da ricercare nella lontananza dalle principali vie di comunicazione. Questo ha comportato un vero e proprio “svuotamento” dei paesi, che tuttavia tornano ad animarsi nel periodo estivo con l’arrivo dei turisti e dei proprietari delle seconde case.
Fra i principali borghi della Val Boreca ci sono:
- Ottone
- Zerba
- Vesimo
- Pey
- Cerreto
- Pizzonero
- Suzzi
- Artana
- Bogli
- Belnome
- Tartago
Molto particolare è la toponomastica di questi paesi. Secondo i linguisti i nomi deriverebbero dai Cartaginesi di Annibale che nel 218 a.C. attraversarono la valle per combattere la Battaglia della Trebbia. Tartago, ad esempio, sarebbe ricollegabile a “Cartago”, ossia Cartagine, città natale di Annibale stesso.
Cosa vedere e cosa fare in Val Boreca
I borghi da visitare
I borghi della val Boreca hanno le caratteristiche tipiche dei centri di montagna, con case in pietra e campanili dai tetti appuntiti. La maggior parte di questi borghi si trova infatti a un’altitudine che supera i mille metri. Non è infatti raro che d’inverno tutta la vallata venga ricoperta dalla neve.
Il centro abitato principale è Zerba. Secondo i racconti venne fondata dai soldati dell’esercito di Annibale che si fermarono qui dopo aver combattuto sul Trebbia. Si tratta di un borgo formato da cinque diversi agglomerati di case, un tempo di proprietà dei Malaspina, una nobile famiglia del medioevo.
Zerba oggi è un comune e fra le sue frazioni rientra Cerreto, un tempo indipendente, chiamata da sempre “la porta della Val Boreca”. È conosciuta per le case in pietra molto caratteristica, oltre che per l’antico mulino in pietra utilizzato per produrre la farina di castagne. Attualmente il mulino è chiuso al pubblico, ma è visitabile previa prenotazione.
Un’altra frazione è Pey, che con i suoi 1193 metri sopra il livello del mare è il borgo più alto della valle. È scontato quindi parlarvi della bellezza del panorama, che già si può ammirare mentre si attraversa la strada che raggiunge il paese.
Se amate la vista sulle montagne, allora non dovete perdervi neanche Vesimo, un borgo che offre una magnifica veduta ma che racchiude al contempo anche una triste storia. Infatti fu proprio qui, nel 1944, che avvenne un pesante bombardamento su una festa organizzata da alcuni partigiani, convinti di essere al sicuro fra le montagne. L’attacco costò la vita a ben 32 persone che ancora oggi vengono ricordate con commozione.
Ma torniamo a rallegrarci, passando invece a parlare di Pizzonero, il paese più piccolo di tutta la Val Boreca. Completamente disabitato d’inverno, ritorna pieno di vita in estate. Tutti gli anni il 20 di agosto si celebra San Bernardo, patrono della montagna. La festività è molto sentita anche dai giovani, che partono il pomeriggio da Belnome e che fra canti e balli arrivano sotto a un secolare castagno al centro di Pizzonero. Qui la festa va avanti fino a tarda notte, per poi rientrare a Belnome per la colazione.
Come avrete intuito, quindi, tutti i borghi della Val Boreca sono molto isolati, ma ciò non pregiudica la loro bellezza e l’amore della popolazione verso queste splendide terre.
I principali luoghi di interesse
Come già abbiamo accennato, questa valle è una meta amata da chi ricerca gli spazi aperti, il relax e i sentieri dove poter fare lunghe escursioni nella natura.
Fra i principali luoghi di interesse della Val Boreca, vi segnaliamo:
- Le Cascate di Pey – raggiungibili con un breve trekking di 30 minuti passando da località Codevigo. Le cascate sono visibili già in lontananza anche dalla strada che da Vesimo porta a Pey. È facile riconoscerle per via dei suggestivi salti d’acqua.
- La cascata del mulino di Suzzi – una piccola cascata che scorre a fianco ai resti del mulino di Suzzi. Si raggiungono attraverso il sentiero segnalato dal CAI con il segnavia numero 121. Bastano 20 minuti di camminata per arrivare. I più coraggiosi potranno anche provare a fare un tuffo nel piccolo lago sottostante.
- Monte Lesima – sono diversi i sentieri che portano alla cima di questa montagna, alta ben 1724 metri. Arrivati in vetta non potrete non notare un enorme “pallone”: si tratta di un radar di controllo dell’ENAC, utilizzato per monitorare il traffico aereo.
- Monte Alfeo – fra le montagne più alte dell’Appennino Ligure, separa la val Boreca dalla Liguria. I suoi versanti sono particolarmente ripidi e scoscesi, motivo per cui la salita è riservata agli escursionisti più esperti.
- Pian di Poggio – un complesso sciistico costruito sul Monte Chiappo a 1700 metri di altezza. Qui arrivano visitatori provenienti sia dall’Emilia Romagna, che da Liguria, Lombardia e Piemonte. Durante l’estate si converte da meta sciistica a bike park, con tre piste da Downhill frequentate moltissimo anche da atleti professionisti.
Cosa mangiare in Val Boreca
La val Boreca è una valle a vocazione montana e questo influisce molto nella sua tradizione culinaria. Nonostante vi siano chiari legami con le altre vallate piacentine, non mancano le influenze piemontesi, lombarde e soprattutto liguri.
Fra i piatti tipici della zona ci sono sicuramente i ravioli con il “tucco”, un ragù fatto arricchito da funghi locali. Non mancano poi le zuppe di legumi, i risotti e le polente accompagnate dalla selvaggina. Fra i dolci vi consigliamo di provare la torta di nocciole e il castagnaccio, che potrete acquistare nei panifici di paese.
Come raggiungere la Val Boreca
La Val Boreca si trova in una posizione molto isolata, seppur vicino alle quattro grandi province di Pavia, Piacenza, Alessandria e Genova.
Per raggiungere la valle è necessaria l’auto o la moto. Se viaggiate durante l’inverno vi ricordiamo l’obbligo di gomme da neve o di catene a bordo.
Arrivando da Piacenza, la strada da seguire è la SS45, mentre per chi parte da Pavia consigliamo la SP461 fino a Varzi per poi proseguire lungo la SP48 attraversando il Passo del Brallo/Casanova Staffora. Se invece il vostro punto di partenza è Genova o Milano l’ideale è imboccare la SP 140 che risale lungo risale la Val Borbera fino a Cabella Ligure, per poi entrare da qui in Val Boreca.