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Insieme al Duomo di Piacenza, la Basilica di Santa Maria di Campagna è una delle principali chiese della città. Situata in modo adiacente rispetto alle mura del centro storico, la Basilica di Santa Maria di Campagna è un vero gioiello rinascimentale che conserva al suo interno di opere d’arte.
Grazie al suo ottimo stato di conservazione l’intero edificio è oggi interamente visitabile, con tanto possibilità di poter salire sulla cupola a circa 20 metri di altezza.
Cosa vedere nella Basilica di Santa Maria di Campagna
Anche se l’aspetto esteriore della Basilica di Santa Maria di Campagna può far credere che si tratti di una chiesa “semplice” e non sfarzosa, una volta varcata la porta di ingresso si capisce subito che la prima impressione non corrisponde alla realtà.
La Basilica di Santa Maria di Campagna di Piacenza, infatti, è un vero museo di arte rinascimentale dove poter ammirare opere religiose, ma anche alcuni affreschi dai temi tipicamente pagani.
Più nello specifico, all’interno della Basilica di Santa Maria di Campagna ci sono:
- La cappella dei Magi
- La cupola del Pordenone
- La cappella di Santa Caterina
- L’affresco di Sant’Agostino
Nel caso voleste visitarli dal vivo, ecco qui qualche dettaglio in più sulla loro storia e sui loro significato.
La Cappella dei Magi
La Cappella dei Magi è un’area della Basilica di Santa Maria di Campagna dove poter vedere un ciclo di affreschi dedicati alla natività. I dipinti ripercorrono la storia di Maria e la nascita di Gesù, il tutto contornato da numerosissimi simboli dal significato allegorico. Tutti i dipinti sono attribuibili a Giovanni Antonio Sacchis, conosciuto anche come “il Pordenone” per via della sua città di origine.
La Cupola del Pordenone
La cupola del Pordenone è sicuramente il punto più stupefacente di tutta la Basilica di Santa Maria di Campagna. Viene chiamata con il nome del “Pordenone” in onore di Giovanni Antonio Sacchis che realizzò la maggior parte dei dipinti tra il 1530 e il 1535, anche se in realtà non fu lui a terminare il lavoro che venne invece concluso nel 1543 da Bernardino Gatti detto “il Sojaro”.
Nella pratica il ciclo di affreschi della Cupola è una narrazione dettagliata della storia della religione cattolica, con il punto più centrale dedicato a Dio, il fulcro intorno al quale ruotano le raffigurazioni bibliche sulla creazione del mondo, ma anche sulla diffusione del cristianesimo attraverso Gesù e l’operato di apostoli ed evangelisti.
La cappella di Santa Caterina
La Cappella di Santa Caterina è stata anch’essa affrescata dal Pordenone su commissione di Caterina Scotti e dal suo consorte Francesco Paveri Fontana che ai tempi, nel 1531, ricoprivano il ruolo di rettori della chiesa.
Questo ciclo di dipinti riporta la vicenda della disputa di Caterina. Secondo la storia la fanciulla si sarebbe rifiutata di rispettare l’obbligo di offrire dei sacrifici agli dei paganti in occasione dell’arrivo in Egitto di Massimino Daia, appena nominato all’epoca dei fatti nel 305 governatore di Egitto e di Siria. Caterina, infatti, era contraria al credo politeista che gli era stato imposto, continuando a sostenere la propria dottrina e la propria vicinanza a Dio al costo di finire per essere condannata a morte, sacrificando la sua vita pur di non rinnegare la sua fede.
Gli affreschi nella Cappella di Santa Caterina narrano nei dettagli tale vicenda, ma nascondono al contempo alcuni particolari dettagli. Secondo alcuni storici dell’arte, infatti, in una scena in cui si vede San Paolo il volto del santo sarebbe in realtà un autoritratto del Pordenone, mentre il volto della Vergine corrisponderebbe a quello della moglie dall’artista. Nel dipinto ci potrebbe essere anche un ritratto di Alessio Tramello, architetto che progettò l’edificio, raffigurato tra i personaggi presenti nella scena della disputa.
L’affresco di Sant’Agostino
Per vedere l’affresco di Sant’Agostino presente all’interno della Basilica di Santa Maria di Campagna basta spostarsi sulla parete a sinistra subito vicino all’entrata. Realizzato sempre dal Pordenone, c’è chi pensa che questo dipinto fosse in realtà una sorta di “prova” per verificare che le capacità e lo stile del pittore soddisfacessero i gusti delle famiglie piacentine che sostennero economicamente la realizzazione di tutte le opere presenti ancora adesso nella chiesa.
Visitare la Basilica di Santa Maria di Campagna
La Basilica di Santa Maria di Campagna è aperta al pubblico e visitabile tutti i giorni dell’anno. Gli orari di apertura vanno dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00. L’ingresso è completamente libero e gratuito.
Nel caso in cui si volesse effettuare anche la salita sulla cupola del Pordenone è invece necessario l’acquisto di un apposito biglietto che include la presenza di una guida esperta.
Orari e costi per la salita alla Cupola del Pordenone
I giorni e gli orari per effettuare la salita alla Cupola del Pordenone sono il sabato e la domenica tra le 16:00 e le 17:00. Su prenotazione e per i gruppi di almeno 10 persone è tuttavia possibile richiedere visite in orari straordinari, anche infrasettimanali.
Il costi per salire alla Cupola del Pordenone della Basilica di Santa Maria di Campagna sono:
- Intero: 10,00 €
- Ridotto: 8,00 € – valido per bambini e ragazzi tra i 6 e i 26 anni, over 65, gruppi di almeno 15 persone, disabili, soci FAI e soci ICOM.
- Scolaresche: 5,00 €
- Gratis per insegnanti accompagnatori, guide turistiche e giornalisti accreditati
È inoltre possibile richiedere uno speciale biglietto cumulativo che permette di effettuare sia la salita alla Cupola del Pordenone che la salita alla Cupola del Guercino nel Duomo di Piacenza.
Il biglietto cumulativo ha un costo di:
- Adulti: 15,00 €
- Famiglie (2 adulti e 1 minore): 35,00 €
- Scolaresche: 8,00 €
Informazioni utili per la salita alla Cupola del Pordenone
La durata della visita alla Cupola del Pordenone è di 45 minuti e prevede la salita di circa un centinaio di gradini per arrivare a un’altezza di circa 20 metri. Durante il percorso è necessario passare lungo alcuni passaggi abbastanza stretti che possono arrivare anche a 150 cm massimi di altezza. Pertanto la visita è sconsigliata a chi soffre di claustrofobia e di vertigini, mentre è invece interdetta per questioni di sicurezza ai minori di 6 anni.
Curiosità sulla Basilica di Santa Maria di Campagna
Nell’area dove oggi si trova la Basilica di Santa Maria di Campagna era presente originariamente un oratorio che ai tempi sorgeva in un’area non ancora urbanizzata, che era appunto in piena campagna.
Secondo alcuni antichi documenti proprio in questo punto sarebbero stati sepolti diversi martiri cristiani, seviziati durante la Persecuzione di Diocleziano del 303 d.C. che ancora adesso considerata la più sanguinosa mai avvenuta durante l’Impero Romano.
Sempre nella zona, inoltre, si sarebbe svolta un’altra fase cruciale della storia. Si tratta dell’interdizione della Prima Crociata, proclamata da Papa Urbano II durante il concilio di Piacenza nel 1095. Nonostante il cambio di posizioni avvenuta nel novembre successivo con l’effettivo avvio della guerra per la riconquista di Gerusalemme, la momentanea astensione dall’inizio degli scontri viene ancora adesso ricordata da una targa e dell’intitolazione della Piazza antistante alla chiesa con il nome di “Piazzale delle Crociate”.
Come raggiungere la Basilica di Santa Maria di Campagna
La Basilica di Santa Maria di Campagna si trova in Piazzale delle Crociate, 5 nel centro di Piacenza. Per visitarla la si può raggiungere sia a piedi che utilizzando i mezzi pubblici che circolano all’interno del centro storico. In alternativa si può utilizzare l’auto approfittando dei parcheggi posti nelle immediate vicinanze.
A piedi
Chi volesse raggiungere a piedi la Basilica di Santa Maria di Campagna può farlo con una piacevole passeggiata che attraversa tutto il centro. Da Piazza Cavalli infatti la Basilica dista circa un quarto d’ora a piedi, mentre dal Duomo la distanza è percorribile in mezz’ora.
In auto
La Basilica di Santa Maria di Campagna si trova appena dentro le mura del centro storico di Piacenza. Se si arriva da fuori città si consiglia quindi di seguire la SS 10 che costeggia le mura, fino ad arrivare alla rotonda nei pressi dell’Ospedale dove si trovano alcuni parcheggi ombreggiati distanti appena due minuti a piedi dall’ingresso della chiesa.
In autobus
Sono diversi gli autobus cittadini che fermano nei pressi della Basilica di Santa Maria di Campagna. In particolare è molto comodo l’autobus di linea numero 4 che ferma in Via Campagna, 157/A ad appena 30 metri dall’edificio di interesse.
In treno
La stazione ferroviaria di riferimento per visitare la Basilica di Santa Maria di Campagna è ovviamente quella di Piacenza, servita ogni giorno da numerosissimi treni regionali e intercity. Dalla stazione la distanza per arrivare alla chiesa è di circa 2,5 chilometri da percorrere a piedi in circa 35 minuti oppure in autobus utilizzando la linea 6 in partenza proprio dal piazzale della stazione.
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