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Insieme al Palazzo Farnese di Piacenza, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è uno dei principali musei cittadini, nonché una delle tappe più amate da chi sceglie di visitare il centro storico.
La Galleria presenta infatti una raccolta di opere moderne, principalmente dipinti, tra i quali spicca il famoso “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt. Intorno a questo quadro si snoda una vicenda travagliata legata a un furto e a un insolito ritrovamento.
Se volete perciò vedere dal vivo il protagonista di questa storia, oltre a tutte le altre opere conservate nella Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, allora ecco qui di seguito le informazioni per visitarla.
Cosa vedere alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: opere principali
La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è una pinacoteca inaugurata solo nel 1931 grazie a una donazione del collezionista Giuseppe Ricci Oddi, originario di un’agiata famiglia piacentina.
Nonostante si tratti di un museo nato da un’iniziativa privata le opere conservate all’interno sono numerosissime, oltre che di rilevante valore. L’allestimento iniziale era di 450 pezzi, ma oggi tale numero è notevolmente aumentato.
Tra le principali opere conservate nella Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi ci sono:
- “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt
- “Ritratto della madre” di Umberto Boccioni
- “La mia bambina con le fragole” di Larsson Carl
- “Pagliai” di Carlo Carrà
- “Attorno al Paralume” di Giuseppe de Nittis
Oltre a queste, visitando la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è possibile imbattersi anche in quadri di Antonio Fontanesi, pittore molto amato da Ricci Oddi, e di altri nomi come Morandi, Casorati, Pellizza da Volpedo, Hayez, Boldini e Segantini.
In totale la collezione è racchiusa all’interno di 19 diverse sale, con quadri databili unicamente al periodo tra il 1830 e il 1930. Il più famoso di tutte, come già anticipato, rimane però il “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt, la cui popolarità è legata a un clamoroso furto.
Il ritratto di Signora di Klimt: storia del furto
Il “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt fu uno dei primi quadri a entrare a far parte della collezione di Ricci Oddi, che lo acquistò già nel 1925, per poi esporlo subito nel 1931 (anno dell’inaugurazione della Galleria) all’interno della stanza dedicata agli artisti stranieri. Qui rimase a lungo finché il 22 febbraio 1997 in occasione dell’allestimento di una mostra la tela scomparse improvvisamente nel nulla.
Da quel momento si iniziò a investigare sul furto, senza però riuscire a trovare alcuna traccia anche per via della confusione creata da falsi informatori, confessioni di dubbia sincerità e persino sedicenti medium. Solo il 10 dicembre 2019 in modo del tutto casuale alcuni giardinieri all’opera negli spazi verdi della Galleria trovarono un sacchetto di plastica con dentro la copia perduta del quadro.
La vicenda del Ritratto di signora di Klimt ha avuto quindi un epilogo felice, ma del tutto inaspettato, che ha poi visto ufficialmente fine solamente nel 2020 con l’autenticazione definitiva del quadro e il suo ritorno nella sala che già anni prima lo aveva ospitato.
Su chi potesse averlo rubato anni prima ci sono ancora diverse domande aperte. Poco dopo il ritrovamento due uomini già noti per precedenti furti nel campo dell’arte scrissero al quotidiano locale “Libertà” dicendo di aver trafugato loro in passato il quadro. Secondo la versione raccontato avrebbero restituito l’opera al fine di “fare un regalo alla città”, sicuri del fatto che ormai il loro reato fosse già caduto in prescrizione.
Nonostante la testimonianza, tuttavia, non vi sono prove certe a sostegno di questo racconto. Secondo chi ha seguito le indagini, infatti, ci sarebbero anche dei sospetti verso la moglie dell’ormai defunto Stefano Fugazza, che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di direttore del museo.
Visitare la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: orari e biglietti
La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è aperta ai visitatori tutto l’anno, sia ai singoli visitatori che a gruppi e scolaresche. Ciò infatti rientra nei voleri di Ricci Oddi che desiderava rendere fruibile a chiunque la sua collezione.
Per organizzare una visita al museo, ecco quindi qui di seguito tutti i dettagli su orari e biglietti.
Orari
Gli orari di apertura della Galleria d’Arte Ricci Oddi sono:
- Dal lunedì al giovedì: 9.30 – 13.00
- Venerdì, sabato e domenica: 9.30 – 13.00 e 15.00 – 18.00
- Lunedì: chiuso
Gli ulteriori giorni di chiusura programmati sono il 1 gennaio, il 1 maggio, il 15 agosto e il 25 dicembre. Avvisiamo inoltre che la biglietteria chiude sempre 30 minuti prima dell’orario di chiusura del museo.
Biglietti
Per poter accedere alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è richiesto il pagamento di un biglietto di ingresso, il cui prezzo è variabile.
I costi del biglietto della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi sono:
- Intero: € 9,00
- Ridotto: € 5,00 valido per minori nella fascia 6-18 anni, over 65, studenti universitari, gruppi di minimo 8 e massimo 20 persone
- Gratuito per minori di 6 anni, disabili e accompagnatori, giornalisti, soci della Banca di Piacenza, soci ICOM.
Le famiglie in visita che acquistano due biglietti interi per gli adulti accompagnatori hanno diritto a richiedere l’ingresso gratuito per i minori di 18 anni.
Sempre su richiesta è inoltre possibile acquistare biglietti cumulativi per tutti i musei di Piacenza validi per 3 giorni o per un anno.
Informazioni utili per la visita alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
Le visite alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi sono libere. Nel caso in cui si volesse effettuare una visita guidata è possibile richiederla con preavviso con un contributo di € 100 più il costo dei biglietti di ingresso.
Inoltre si segnala che in durante le visite alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi non sono ammessi animali, neanche quelli di piccola taglia.
La storia della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi nasce da un’idea di Giuseppe Ricci Oddi, un collezionista di arte piacentino discendente da un’agiata famiglia di imprenditori immobiliari e agricoli.
Nato il 6 ottobre 1868, Ricci Oddi era figlio unico e non brillò particolarmente negli studi. Tuttavia un soggiorno in giovane età a Roma lo segnò profondamente, facendolo innamorare dell’arte. Fu proprio per questo che poco dopo il rientro dalla neo-capitale d’Italia iniziò ad appassionarsi alle opere di scultori e pittori, acquistando i primi esemplari.
Quando nel tempo lo spazio a disposizione nel suo palazzo non fu più sufficiente, Ricci Oddi passò alla ricerca di un nuovo edificio dove poter conservare la sua collezione, che nel primo decennio del ‘900 era ormai diventata immensa. Fu proprio a quel punto che dopo aver scartato diverse opzioni (tra cui un’area di Palazzo Farnese) prese la decisione di costruire da zero un apposito edificio.
Il progetto di un’apposita galleria iniziò così a prendere forma grazie all’aiuto dell’architetto Giulio Ulisse Arata, originario anch’esso della città di Piacenza. In seguito a dei lunghi lavori la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi fu così inaugurata ufficialmente nel 1931 in presenza di Umberto II di Savoia e la consorte Maria José del Belgio.
Fin da subito, però, l’intero progetto venne strutturato in modo da poter diventare un bene pubblico. Già in un atto del 27 dicembre 1924 si trova infatti traccia della donazione di tutte le opere al Comune, con la creazione di una vera e propria fondazione.
Fin dal primo giorno, quindi, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è stata resa accessibile a tutti coloro interessati a vedere dal vivo le iniziali 450 opere esposte. Da allora il numero dei pezzi esposti è continuamente aumentato, anche grazie ai lasciti donati da Ricci Oddi alla sua morte, avvenuta nel 1937.
Come raggiungere la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi ha sede in via S. Siro 13 a Piacenza, in pieno centro storico. Si trova infatti a 500 metri da Piazza Cavalli e a 550 metri dal Duomo di Piacenza. Chi si trova già in città può quindi raggiungerla a piedi, mentre chi arriva da fuori può utilizzare l’auto o approfittare dei numerosi mezzi di trasporto pubblico.
In auto
Chi si muove in auto può raggiungere la Galleria D’Arte Moderna Ricci Oddi senza particolari difficoltà. Il museo infatti è fuori dalla zona ZTL, quindi non ci sono restrizioni di traffico. Nelle vicinanze della Galleria si trovano inoltre alcuni parcheggi a pagamento.
I parcheggi più vicini alla Galleria D’Arte Moderna Ricci Oddi sono:
- Parcheggio Cavallerizza in Stradone Farnese, 39
- Parcheggio Politeama in via San Siro, 7
- Autorimessa del Corso in via Nova, 34
In autobus
In prossimità del museo sono presenti alcune fermate dove sostano gli autobus urbani ed extraurbani. Le fermate più vicine sono quella di Piazza Sant’Antonio, dove passa la linea 1 in partenza dalla stazione dei treni, e la fermata di Stradone Farnese. In quest’ultima fanno tappa la linea 15 (che parte dall’autostazione di Piazza Cittadella) e la linea E20 che unisce Piacenza e Gossolengo.
In treno
La stazione ferroviaria più comoda per raggiungere la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è ovviamente quella di Piacenza. Dalla stazione all’ingresso del museo la distanza è di 1,5 km. È possibile percorrere questo tratto a piedi in circa 20 minuti, oppure in autobus o in taxi.
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