Caratteristiche tecniche | |
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Formato | 0,75 L |
Tipologia | Bianco frizzante |
Zona di produzione | Vigoleno |
Vitigni | 90% Santa Maria, 10% Melara |
Gradazione Alcolica | 12,5% |
Temperatura di servizio | 10° |
Abbinamenti | tartufo, asparagi selvatici |
Anno di vendemmia | 2022 |
Il vino “Santa Maria” della Cantina Visconti Vigoleno è un bianco frizzante che prende il nome dal vitigno da cui ha origine. Il “Santa Maria” è infatti una varietà autoctona dei Colli Piacentini con cui solitamente viene prodotto il Vin Santo DOC e il Vin Santo di Vigoleno, ma che qui troviamo in una variante vinificata in purezza.
Caratteristiche organolettiche
Il “Santa Maria” della Cantina Visconti Vigoleno è un vino di colore giallo paglierino, animato dalla bollicina fine. Il suo profumo esprime tutta l’aromaticità del vitigno, presentandosi intenso ma al contempo fine e delicato. Il sapore e la struttura rivelano un vino da forte carattere, pieno e molto armonioso. Si consiglia pertanto di servirlo a una temperatura di circa 10°C, in modo tale da apprezzare pienamente ogni sua peculiarità.
Abbinamenti
Quando si degusta il “Santa Maria” della Cantina Visconti Vigoleno non bisogna farsi ingannare dal fatto di trovarsi davanti a un vino bianco. La sua importante personalità fa sì che ami gli accostamenti con i sapori forti, inclusi quelli dal retrogusto selvatico e di montagna. Per non sbagliare si consiglia quindi di servire il “Santa Maria” in abbinamento a tagliolini al tartufo, risotti o frittate con asparagi selvatici o parmigiano, ma solo se stagionato almeno 36 mesi.
Coltivazione e produzione
Il “Santa Maria” della Cantina Visconti Vigoleno è il risultato di un esperimento fatto nel 2018, nato dalla curiosità di tentare la vinificazione in purezza di questo vitigno. Il Santa Maria, infatti, era da sempre stato utilizzato solamente in unione ad altre uve per conferire aromaticità ad altri vini. Prima di allora non esistono testimonianze accertate di tentativi di questo genere. Nonostante ciò la vinificazione in purezza del Santa Maria, con una lieve aggiunta del 10% di Melara, si è rivelata un successo.
Il tutto parte dalla coltivazione dei vitigni, di età compresa tra i 15 e i 35 anni, allevati con i metodi di agricoltura integrata nelle colline adiacenti al borgo di Vigoleno. Qui i grappoli maturano a un’altezza di circa 250 metri, assorbendo la mineralità dei terreni, che in parte risultano essere di origine fossile.
La vendemmia viene fatta all’inizio di settembre, esclusivamente a mano, così da non rovinare gli acini durante la raccolta. Le uve vengono quindi messe a macerare per due giorni in vasca aperta, per essere subito dopo spostate in botti di cemento. Qui vengono lasciate per riposare per circa 6 mesi, un periodo durante il quale si procede con alcuni rimontaggi al fine di favorire la fermentazione, resa possibile dalla sola azione dei lieviti indigeni.
Terminata tale fase si procede con l’imbottigliamento in luna calante di aprile e all’ulteriore affinamento, sempre su lieviti indigeni, per circa 24 mesi. Ciò che si ottiene è dunque un vino naturale e senza solfiti aggiunti, dalla produzione annua di circa 2000 bottiglie.