Vin santo piacentino:
classificazioni ed etichette

Esiste un prodotto della viticoltura, meno conosciuto a livello nazionale rispetto alla più famosa variante toscana, ma dalle caratteristiche decisamente uniche e interessanti: stiamo parlando del Vin Santo Piacentino.

La produzione del Vin Santo Piacentino infatti è limitata a un’area ristretta del territorio, con la messa in commercio di pochissime bottiglie l’anno. Ciò lo rende un prodotto estremamente ricercato, tutelato dal consorzio DOC dei Colli Piacentini.

In particolare possiamo distinguere due diverse tipologie di Vin Santo Piacentino:

In entrambi i casi i vitigni utilizzati per la vinificazione presentano un aroma spiccato. Per il Vin Santo DOC si ricorre principalmente alla Malvasia di Candia Aromatica e al Moscato bianco, mentre per il Vin Santo di Vigoleno si opta per il Santa Maria e il Melara. Le differenze tra queste due tipologie di vin santo piacentino sono però date principalmente dai processi di vinificazione e dai tempi di invecchiamento, che in entrambi i casi regalano un prodotto indicato soprattutto per il fine pasto.

Vin Santo Piacentino: le caratteristiche

Il Vin Santo Piacentino è una varietà di vino dal gusto dolce e amabile, dato dalla concentrazione degli zuccheri che si sviluppa in fase di produzione. Anche per questo si tratta di un prodotto dalla gradazione alcolica che può arrivare a valori relativamente alti.

Poiché per la vinificazione vengono selezionati solo i vitigni dai sentori più aromatici, tutte le varie etichette di Vin Santo Piacentino presentano sempre un odore piacevolissimo, intenso ed etereo. Il sapore è morbido, avvolgente e generalmente dolce, anche se nel caso del Vin Santo DOC è possibile imbattersi in etichette dal gusto più secco.

Tali caratteristiche fanno sì che il Vin Santo Piacentino non abbia nulla da invidiare rispetto ai vin santi prodotti nel resto d’Italia, diversificandosi e spiccando tra le altre varietà grazie al suo sorprendente bouquet di aromi, con sentori che possono andare dal caffè, alla frutta secca fino a ricercate note di tamarindo o dattero.

Vin Santo Piacentino: come abbinarlo

Nel caso in cui si voglia procedere alla degustazione di un Vin Santo Piacentino non vi sono molti dubbi sui possibili abbinamenti da fare. A prescindere che si tratti di un Vin Santo DOC o di un Vin Santo di Vigoleno DOC questa categoria di vino è perfetta se accostata ai sapori dolci.

Gli abbinamenti migliori da fare con il Vin Santo Piacentino sono quelli con le preparazioni di pasticceria secca o le torte dalla consistenza friabile, prima tra tutte la Torta Sbrisolona, resa perfetta dalla presenza della mandorle. Nulla vieta però di degustarlo persino con il cioccolato fondente, a patto che abbia alte percentuali di cacao.

Spostandosi invece su altre tipologie di sapori, praticamente ogni etichetta di Vin Santo Piacentino si presta ottimamente ad accompagnare formaggi erborinati e stagionati, inclusi quelli piccanti. L’incontro tra il contrasto dell’aromaticità del vino e il gusto forte del formaggio, infatti, rappresenta sempre un’entusiasmante scoperta.

Nell’eventualità in cui non si abbia a disposizione qualcosa da abbinare al Vin Santo Piacentino, non bisogna comunque preoccuparsi. Se servito in appositi bicchieri da vino passito, sarà perfetto anche sorseggiato come puro vino da degustazione.

Ecco alcuni Vin Santo Piacentini

Colli Piacentini Vin Santo

Il Vin Santo dei Colli Piacentini è prodotto partendo da uve passite da sole o in uvaggio, e viene fatto invecchiare per un minimo di 48 mesi, di cui ben 36 all’interno di botti di legno.

Il suo colore è giallo paglierino, tendente al dorato, e ha un profumo estremamente aromatico e intenso. Il sapore può essere sia tendente al secco che più dolce, ma risulta in generale morbido e tranquillo. Vista la sua gradazione minima di 16 gradi e il gusto armonico si presta particolarmente bene a frutta fresca, dolci e pasticceria secca.

Vin Santo di Vigoleno

Fra i vini più particolari e ricercati di tutti i Colli Piacentini. Ha un processo di produzione molto articolato che gli conferisce delle caratteristiche organolettiche uniche.

Viene infatti prodotto da uve appassite su piante e graticci, lasciate poi vinificare, maturare e infine imbottigliate nelle “renane” per almeno 60 mesi. Le botti di legno in cui viene fatto invecchiare hanno un massimo di 500 litri di capienza: qui le uve devono riposare per un minimo 48 mesi. Inoltre, tutto il processo di produzione, incluso l’invecchiamento, deve obbligatoriamente avvenire solo nel comune di Vernasca.

Il risultato è un vino ambrato, dal profumo intenso e caratteristico, con un gusto pieno, corposo e dolce. È il vino perfetto per il fine pasto, soprattutto se servito insieme a dolci, torte, pasticceria secca e cioccolato fondente.

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