Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini: caratteristiche, abbinamenti e storia

Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini

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ll Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini è un vino rosso prodotto in tutto il territorio dei Colli Piacentini. Vinificato a partire dall’omonimo vitigno, non deve essere confuso con il Sauvignon DOC dei Colli Piacentini che è invece vinificato in bianco.

Tra i vari vini piacentini, il Cabernet Sauvignon DOC spicca principalmente per l’odore piacevole e il gusto poco tannico che si accosta bene ai sapori della carne, in particolare con la selvaggina.

Viene prodotto esclusivamente nella variante ferma

Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini: caratteristiche e proprietà organolettiche

  • Colore: rosso rubino, a volte tendente al granato
  • Profumo: caratteristico, leggermente erbaceo
  • Sapore: lievemente tannico, secco e abboccato, tranquillo
  • Gradazione alcolica: minimo 12%

Il Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini è di colore rosso rubino, in certi casi anche molto scuro e tendente al granato. Il suo profumo è caratteristico e piacevole, con note erbacee che ricordano le foglie di pomodoro. Al palato si riconosce per il gusto poco tannico e perfettamente equilibrato, secco ma tendente al dolce. È un vino tranquillo, con una gradazione alcolica minima del 12%, ma che può tranquillamente toccare punte del 15%. 

Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini: come abbinarlo

  • Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini: primi piatti con sughi di carne o risotti ben conditi e secondi come brasati, arrosti, carne alla griglia e selvaggina. 
  • Temperatura di servizio: 18-20°C

Come spesso accade con i vini rossi, anche il Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini si sposa ottimamente con le preparazioni a base di carne, specialmente quelle dal sapore più intenso. Il Cabernet Sauvignon può essere abbinato a primi piatti con sughi di carne, incluse le lasagne e la pasta ripiena ben condita, e con secondi piatti come brasati, arrosti, grigliate e stufati di selvaggina. Da provare anche gli accostamenti con risotti corposi e dai gusti decisi, come il risotto alla Milanese (anche e soprattutto con l’ossobuco) o al tartufo.

La raccomandazione principale è quella di non servirlo fresco, ma di degustarlo a una temperatura di circa 18-20°C servito in calici ampi 

La produzione del Sauvignon dei Colli Piacentini

Il Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini viene prodotto con uve di Cabernet Sauvignon, un vitigno a bacca nera che si presta a molte sperimentazioni in sede di vinificazione. Secondo il disciplinare, per la produzione del Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini l’uvaggio minimo di Cabernet Sauvignon deve essere dell’85%. Sono concesse aggiunte fino a un massimo del 15% di uve da altri vitigni, purché non aromatici, adatte alla coltivazione in Emilia-Romagna e soprattutto di colore analogo.

La DOC dei Colli Piacentini, inoltre, riconosce solo la variante ferma di Cabernet Sauvignon. Non è infatti prevista la presa di spuma e la presenza di bollicine.

I processi di produzione, inoltre, devono avvenire esclusivamente dentro i confini delle quattro valli piacentine, con la sola eccezione delle cantine presenti nel comune di Santa Maria della Versa e Rovescala, in Provincia di Pavia. Il risultato finale deve sempre essere un vino rosso con un’acidità minima di 5,0 g/l.

La storia del Cabernet Sauvignon dei Colli Piacentini

Il Cabernet Sauvignon DOC dei Colli Piacentini nasce a partire dall’omonimo vitigno, la cui origine tuttavia è da ricollocare al di fuori dei confini provinciali e persino nazionali. I vitigni di Cabernet Sauvignon sono infatti nativi della regione dell’Aquitania, la zona più a ovest della Francia posta al confine con la Spagna.

C’è tuttavia chi dice che il vero Cabernet Sauvignon provenga in realtà dalla Grecia. In alcuni scritti di Plinio il Vecchio, infatti, si parla di un vitigno chiamato “Kapnios” le cui caratteristiche sembrerebbero corrispondere al Cabernet Sauvignon.

Il mistero si è poi successivamente infittito in seguito ai test genetici condotti dall’università californiana della città di Davis, che hanno trovato tracce di incroci tra il Cabernet Franc, un vitigno a bacca rossa, e il Sauvignon blanc. L’incrocio sarebbe avvenuto in natura, senza l’intervento dell’uomo e in modo del tutto spontaneo probabilmente tra l’inizio del 1600 e la fine del 1700.

Nonostante siano molti i contorni di questa storia ancora da chiarire, certo è che il Cabernet Sauvignon ha avuto una grande diffusione anche nei Colli Piacentini, grazie soprattutto alla sua adattabilità in termini ambientali.

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