Caratteristiche tecniche | |
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Formato | 0,75 L |
Tipologia | Rosso frizzante |
Zona di produzione | Vigoleno |
Vitigni | 100% Bonarda (Croatina) |
Gradazione Alcolica | 14% |
Temperatura di servizio | 15° |
Abbinamenti | tortelli di zucca, formaggi poco stagionati |
Anno di vendemmia | 2023 |
Il vino “Bacca Nera” Bonarda è un rosso frizzante realizzato con uve provenienti dai Colli Piacentini, più precisamente dai dintorni di Vigoleno. Si tratta di un vino naturale, prodotto con il metodo ancestrale e senza solfiti aggiunti. Il suo sapore dolce fa sì che si sposi perfettamente con i piatti più delicati, anche dolciastri, come accade nel caso dei tortelli di zucca e amaretti.
Caratteristiche organolettiche
Il colore della Bonarda “Bacca Nera” è rosso rubino intenso, reso vivace dalla presenza di una spuma fine e piacevole al palato. L’odore è aromatico, così come il gusto che si contraddistingue per il fatto di essere fine e soprattutto tendente al dolce.
Nonostante la sua freschezza presenta comunque un grado alcolico importante che tocca il 14%. Date queste caratteristiche si consiglia perciò di servire il vino “Bacca Nera” Bonarda a una temperatura di circa 15 °C, in calici dall’apertura ampia.
Abbinamenti
Essendo prodotto con un uvaggio di sola Bonarda che conferisce delle note amabili, il vino “Bacca Nera” Bonarda della Cantina Visconti Vigoleno predilige gli abbinamenti con i sapori morbidi e delicati. Pertanto è ottima se servita insieme a primi piatti come i tortelli di zucca, meglio ancora se arricchiti da amaretti, o con altre tipologie di pasta fresca fatta in casa condite con burro e salvia. In alternativa è possibile provarlo anche insieme a formaggi poco stagionati ma comunque saporiti, tra cui i caprini.
Coltivazione e produzione
Il vino “Bacca Nera” Bonarda viene prodotto nelle alture della Val D’Arda a partire da un uvaggio al 100% di Bonarda, chiamata localmente Croatina.
Le viti vengono allevate nelle colline poste in località Pollorsi e Argenta, in una zona esposta a nord-est e caratterizzata dalla presenza di terreni argillosi e calcarei che in alcuni punti presentano sorgenti in profondità. I vitigni crescono quindi in tale contesto, a un’altitudine di circa 250 m .s.l.m., dove vengono curati secondo il metodo guyot ramificato ad archetto lungo e il metodo Simonit&Sirch.
La vendemmia viene fatta a metà settembre, rigorosamente a mano. Vengono raccolti solo gli acini provenienti dalle viti di età compresa tra i 7 e i 15 anni. I frutti, di piccole dimensioni e dalla forma arrotondata, vengono poi messi a macerare in vasca aperta per circa 7-8 giorni. La successiva fase di vinificazione prevede invece la permanenza per circa 7 mesi in botti di vetroresina, periodo durante il quale si sfrutta l’azione dei lieviti indigeni. Segue poi l’imbottigliamento, che viene fatto a maggio durante la fase di luna calante. Si prosegue infine con un ultimo affinamento di 12 mesi in bottiglia, al termine del quale si ottiene un vino naturale e senza solfiti aggiunti.