Caratteristiche tecniche | |
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Formato | 0,75 L |
Tipologia | Bianco frizzante |
Zona di produzione | Val Tidone, Val Nure, Val Trebbia, Val d’Arda |
Vitigni | 100% Malvasia di Candia Aromatica |
Gradazione Alcolica | 7% |
Temperatura di servizio | 8-10° |
Abbinamenti | Dolci, torte di frutta, biscotti |
Anno di vendemmia | 2022 |
Il Monterosso Val d’Arda DOC frizzante delle Cantine Casabelle è un vino bianco frizzante e con note fruttate, ideale da abbinare ai sapori delicati. Si tratta di un’etichetta poco conosciuta, ma con un disciplinare molto rigoroso. A tavola riuscirà a stupire anche gli ospiti più esigenti.
Caratteristiche organolettiche
Il Monterosso Val d’Arda DOC frizzante ha un colore giallo paglierino e con sfumature dorate molto ben visibili. Il profumo è veramente molto aromatico ed estremamente caratteristico. Grazie alla sua intensità si possono percepire immediatamente le note di pesca e di frutta tropicale. A ciò si accompagna un sapore secco ed equilibrato, reso unico dalle bollicine frizzanti.
Come la maggior parte dei vini bianchi si consiglia di servirlo freddo a una temperatura di circa 8-10°C gradi e in calici precedentemente raffrescati.
Abbinamenti
Il Monterosso Val d’Arda frizzante delle Cantine Casabella è un vino tipico del piacentino, ma ancora poco conosciuto al di fuori della provincia. Trattandosi di un prodotto meno noto ci si può quindi divertire a sperimentare diversi accostamenti, insieme a piatti di tutta la tradizione culinaria italiana. L’unico consiglio è solo quello di scegliere sapori delicati. Si può così passare dal semplice aperitivo o dagli antipasti, fino a primi piatti leggeri o secondi di carne bianca e pesce.
Coltivazione e produzione
Per la produzione del Monterosso Val d’Arda DOC frizzante delle Cantine Casabella viene utilizzato un mix di uve di Sauvignon, Malvasia di Candia aromatica, Ortrugo e Trebbiano. Le percentuali di uvaggio vanno da un massimo di 30% di Sauvignon, dal 20% al 30% di Malvasia di Candia aromatica e un 20-50% di Ortrugo e Trebbiano.
Si tratta dunque di un’unione di vitigni a bacca bianca, coltivati entro i territori regionali dell’Emilia Romagna. L’intero processo produttivo, come da disciplinare, avviene obbligatoriamente in una porzione di territorio molto ristretta intorno a Castell’Arquato, che comprende anche i territori di Alseno, Carpaneto Piacentino, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda e Vernasca.
Tutti i processi di vinificazione mirano inoltre a ottenere un prodotto dai toni giallo paglierino o dorato, un aroma intenso e, come in questo caso, una frizzantezza delicata e naturale.